Archivio 2010-19
bike2school: partecipazione record nel primo semestre!
Berna, 15 Iuglio 2019. Con 4'500 allieve e allievi partecipanti nel primo semestre l’iniziativa di promozione della bicicletta e della salute bike2school registra una crescita del 50% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Pro Velo Svizzera intende innalzare l’età limite di partecipazione dagli attuali 16 anni a 20 anni per incoraggiare anche le classi di grado secondario II, le scuole specializzate e gli istituti professionali a utilizzare la bicicletta per quattro settimane. Per l’autunno ci si attende così di battere anche il record di adesioni di questa primavera.
Nella primavera 2018 erano 3000 i bambini e gli adolescenti che avevano preso parte, nella primavera 2019 il numero è lievitato del 50% raggiungendo quota 4500 adesioni.
„Noi di Pro Velo siamo entusiasti di questi numeri da record“ dichiara con soddisfazione Aline Trede, vicepresidente di Pro Velo, „il rafforzamento delle misure per coinvolgere i gruppi target bambini e adolescenti come pure le condizioni politiche e sociali più favorevoli hanno chiaramente dato i loro frutti. Ravvisiamo comunque un ampio potenziale non ancora sfruttato nel settore delle scuole e intendiamo consentire l’accesso all’azione bike2school anche a studenti e studentesse più grandi.“
Allargamento della categoria dei destinatari dell’iniziativa
Da ben 12 anni Pro Velo Svizzera motiva a livello nazionale alunni e alunni a partire dalla 4a elementare a percorrere il tragitto casa-scuola in bicicletta. Adesso intende allargare il ventaglio dei partecipanti. L’età massima per aderire all’iniziativa viene innalzata di quattro anni. Da ora l’adesione è consentita anche agli alunni e alle alunne del grado secondario II (scuole di avviamento pratico, scuole secondarie, licei/ginnasi) come pure delle scuole specializzate e professionali.
L’impiego della bicicletta quale mezzo di trasporto quotidiano favorisce lo sviluppo fisico e psichico dei bambini e degli adolescenti. Costituisce pure un fattore decisivo per la futura scelta del mezzo di trasporto. I bambini e gli adolescenti, che imparano presto ad andare in bicicletta, sono più propensi a scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto nell’età adulta. Gli effetti positivi sulla propria salute, ma pure sull’ambiente e sul fabbisogno di superfici destinate al traffico, costituiscono un importante valore aggiunto. La bicicletta alleggerisce pure i costi per la collettività.
I vincitori dell’azione primaverile 2019 – vale la pena partecipare!
La squadra, che durante bike2school ha percorso più chilometri in bicicletta lungo il tragitto casa-scuola o nel corso di eventi organizzati internamente alla sede scolastica, vince la gita di classe all’Europapark. Il premio va agli alunni e alle alunne della squadra Cyclix1 della Scuola di Stäfa nel Canton Zurigo, che assieme hanno percorso ben 12‘323 km. Il punteggio maggiore è stato conseguito dalla squadra Flying Tigers della Scuola di Lobsigen con 530 punti, che pertanto vince un’escursione in bicicletta per l’intera classe sponsorizzata da Rent a Bike.
In occasione dell’edizione autunnale altri stupendi premi invoglieranno allievi e allieve a dare il massimo. Fra questi, anche un premio aggiuntivo di design, che sarà assegnato alla squadra con la migliore proposta di design per il casco da bicicletta. Il vincitore o la vincitrice riceverà caschi per l’intera classe con il proprio design.
Informazioni sui vincitori e sulle vincitrici dell’azione primaverile
Iscriviti ora!
bike2school è sostenuta da 21 Cantoni. Le classi degli istituti scolastici, che hanno sede nei 21 Cantoni partner (cfr. riquadro in basso), possono partecipare gratuitamente a bike2school, i Cantoni si assumono la tassa di adesione di CHF 80.- pro classe. Iscrizione per l’edizione autunnale e ulteriori informazioni: www.bike2school.ch
Informazioni
Aline Trede, vicepresidente di Pro Velo Svizzera, 077 411 23 91
Claudia Bucher, responsabile comunicazione Pro Velo Svizzera, 031 318 54 15
Campagna di adesione www.bike2school.ch
L’azione bike2school ha luogo due volte all’anno in primavera e in autunno. Le classi a partire dalla 4a elementare scelgono quattro settimane all’interno di un semestre durante le quali svolgere l’azione e collezionano punti e chilometri. Oltre al divertimento e al movimento, l’iniziativa bike2school favorisce anche la coesione di classe. In palio ci sono pure magnifici premi di classe e individuali. bike2school è sostenuta da Promozione della salute Svizzera, dalla Fondazione Beisheim, dagli sponsor dei premi e da 21 Cantoni.
Cantoni partner: Argovia, Appenzello Esterno, Basilea Città, Basilea Campagna, Berna, Friburgo, Glarona, Grigioni, Giura, Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo, Sciaffusa, Svitto, Soletta, San Gallo, Ticino, Uri, Vaud, Zugo, Zurigo.
Pro Velo Svizzera è l’Associazione mantello dei ciclisti in Svizzera. Essa tutela gli interessi dei ciclisti a livello nazionale. A Pro Velo Svizzera sono affiliate 40 organizzazioni regionali con oltre 35'000 membri individuali. www.pro-velo.ch
Record per bike to work: 71’834 cicliste e ciclisti e ben 17 milioni di chilometri percorsi!
Berna, 8 luglio 2019. La bicicletta va di moda, il boom delle biciclette elettriche persiste e cresce la consapevolezza nei confronti di una mobilità ecocompatibile. Queste tendenze si riflettono anche su bike to work, l’iniziativa per la promozione della bicicletta e della salute di Pro Velo Svizzera. Il challenge 2019 ha infatti battuto tutti i record: più partecipanti, più aziende e più chilometri! Nei mesi di maggio e giugno 71’834 partecipanti provenienti da 2‘397 aziende hanno percorso 17‘510‘0 88 chilometri in bicicletta lungo il tragitto casa-lavoro. Ciò equivale a un risparmio di 2’521 tonnellate di CO2 ossia a un bosco di faggi con 201’000 alberi.
Quest’anno è aumentato anche il numero di aziende che hanno aderito all’azione di Pro Velo Svizzera per entrambi i mesi: il 55% delle aziende ha partecipato sia in maggio sia in giugno, contribuendo così al record di chilometri percorsi. In media i partecipanti si sono recati al lavoro in bicicletta per 19 giorni coprendo 244 chilometri.
"A sempre più persone piace spostarsi in bicicletta perché è salutare e divertente. Dalle autorità mi aspetto che riconoscano i segni dei tempi e continuino a migliorare l’infrastruttura ciclabile“, dichiara Aline Trede, vicepresidente di Pro Velo Svizzera.
Iniziativa di successo dal 2005
Grazie a bike to work da 15 anni numerosi pendolari si sono avvicinati alla bicicletta e aderiscono con entusiasmo all’iniziativa. Perlopiù sono sorpresi di quanto sia facile andare al lavoro in bicicletta e degli effetti positivi che questa scelta implica.
Rebecca Schwob di Waldenburg (Instagram @relessly) ha partecipato per la prima volta a bike to work ed è entusiasta: „Ci ho preso gusto e mi sono comperata una nuova fantastica bici; continuerò ad andare al lavoro pedalando!“ Werner Bertschi, capo della Polizia di Oberes Fricktal osserva: „Anche nel caso di un numero ridotto di persone, è impressionante la quantità di chilometri che possono essere percorsi lungo il tragitto casa-lavoro. bike to work mostra che tutto inizia "dal piccolo" e che ognuno può dare il proprio contributo. Se poi, come nel caso di bike to work, sono in molti a condividere la scelta, possono essere raggiunti grandi traguardi con ripercussioni positive.“
Efficace promozione della salute per le aziende
bike to work è sinonimo di maggiore movimento nelle giornate lavorative. Chi si reca al lavoro in bicicletta, ha già svolto parte della dose quotidiana di moto consigliata. Le misure di promozione della salute in azienda, fra le quali rientra anche bike to work, hanno pure un impatto economico. Collaboratrici e collaboratori sani si assentano meno dal posto di lavoro e sono più produttivi. Di conseguenza si riducono i costi causati dalle malattie.
bike to work challenge 2019 in cifre
Partecipanti
71’834 partecipanti +11% (anno precedente: 64‘680)
Squadre
18’815 squadre +11% (anno precedente: 17‘054)
Aziende
2’397 aziende +13% (anno precedente: 2‘114)
Chilometri
17’510’088 chilometri +10% (anno precedente: 15‘970‘071)
Giorni in bicicletta
1'334’328 giorni in bicicletta +8% (anno precedente: 1’229’658)
Equivalenza CO2*
2’521 tonnellate +10% (anno precedente: 2‘300)
*base di calcolo: 144g/km emissioni di CO2
5 Cantoni ai vertici della classifica per numero di aziende partecipanti
1. Zurigo 535 aziende
2. Berna 488 aziende
3. Argovia 196 aziende
4. San Gallo 178 aziende
5. Lucerna 150 aziende
Altre valutazioni e vincitori
• Dati & cifre (pdf)…
• Le prime 10 aziende per numero di adesioni (pdf)…
• Aziende partecipanti (pdf)…
• Vincitori dei premi individuali (pdf)...
• Vincitori dei premi di squadra (pdf)...
Ulteriori informazioni
medien@biketowork.ch
Matthias Aebischer, presidente di Pro Velo Svizzera, 079 607 17 30
Aline Trede, vicepresidente di Pro Velo Svizzera, 077 411 23 91
Adrian Freiburghaus, responsabile di bike to work, 031 318 54 13
Documentazione fotografica & comunicati stampa
www.biketowork.ch/it/about/medien
Social Media
instagram.com/biketoworkch
facebook.com/biketoworkch
twitter.com/biketoworkch
bike to work bike to work è un’iniziativa nazionale di Pro Velo Svizzera a favore della promozione della salute nelle aziende. Si svolge dal 2005 di anno in anno nei mesi di maggio e giugno ed è sostenuta da Veloplus, Lega svizzera contro il cancro, Publibike e Panter. A fianco di numerose PMI vi partecipano anche grandi aziende e gruppi industriali. In palio ci sono premi per oltre CHF 110’000.–. www.biketowork.ch
Raduno di biciclette alla manifestazione nazionale per il clima del 28 settembre
28 giugno 2019. Fra tre mesi si terrà a Berna la prima manifestazione nazionale per il clima. Persone da tutta la Svizzera si recheranno nella capitale per far capire a politici e politiche che la protezione del clima riguarda il futuro di tutti noi. Pro Velo Svizzera e ATA Associazione traffico e ambiente partecipano all’azione "I BIKE to move it" (20-28 settembre 2019), una gita in bicicletta rispettosa del clima, e invitano la popolazione a partecipare a questo evento nazionale.
In Svizzera, il 40 per cento delle emissioni di gas a effetto serra proviene dal traffico. Ma è proprio in questo settore che finora mancano misure efficaci per ridurre le emissioni nocive. Con la loro partecipazione al raduno nazionale di biciclette, Pro Velo Svizzera e ATA Associazione traffico e ambiente intendono lanciare un segnale a favore di una mobilità sostenibile e a basso consumo di risorse: è necessario dare più spazio al traffico ciclistico e promuovere ulteriori forme di mobilità attiva.
Si prevede che migliaia di persone da tutta la Svizzera si recheranno a Berna il 28 settembre in sella alla loro bicicletta per partecipare alla manifestazione nazionale per il clima. ATA e Pro Velo partecipano all'organizzazione dell’azione "I BIKE to move it". In collaborazione con organizzazioni locali e privati vengono sviluppati percorsi ciclabili per raggiungere Berna da ogni parte del paese. Tutta la popolazione è invitata a partecipare a uno dei percorsi o a singole tappe.
Finora sono stati pianificati itinerari dal Ticino, Vallese, San Gallo, Zurigo, Lucerna, Grigioni, Basilea, Ginevra e Vaud. Nuovi percorsi vengono costantemente elaborati e il raduno diventa così sempre più grande.
Informazioni sui percorsi e sulle modalità di iscrizione alla pedalata sono disponibili sul sito ibiketomoveit.ch e nella pagina Facebook "I BIKE to move it". Maggiori informazioni sulla manifestazione nazionale per il clima sono disponibili sul sito manifestazione-clima.ch.
Ulteriori informazioni
Consigliere nazionale Matthias Aebischer, Presidente Pro Velo Svizzera, 079 607 17 30
Stéphanie Penher, Responsabile Politica dei trasporti e comunicazione ATA Svizzera, 031 328 58 56
Attirare l’attenzione e tenere gli occhi aperti
Berna, 21 maggio 2019. Quanto sono pericolose le rotonde per i ciclisti? Un'indagine condotta dall’ATA, Associazione traffico e ambiente e da Pro Velo Svizzera mostra che moltissimi ciclisti non sono sufficientemente consapevoli dei pericoli. È particolarmente importante attirare l'attenzione e aspettarsi che gli altri utenti possano commettere errori.
Pro Velo e ATA hanno voluto scoprire con un'indagine all’interno della campagna in corso "Visibile in bici" in che modo e dove viene valutato il pericolo all’interno di una rotonda. In diverse rotonde, in quanto luogo focale di molti incidenti, ciclisti ed e-biker sono stati intervistati sulla classificazione dei tipi d’incidenti.
I risultati dell'indagine mostrano grandi differenze tra la consapevolezza dei pericoli e il verificarsi effettivo di un incidente. Il 61% degli intervistati ritiene che gli incidenti in bicicletta si verifichino in condizioni di scarsa visibilità (notte, crepuscolo, maltempo). In realtà, l'80% degli scontri tra un'auto e una bicicletta avviene in pieno giorno! I ciclisti sottovalutano il pericolo di non essere visti dagli automobilisti. In altre parole: gli automobilisti fanno fatica a riconoscere la sagoma stretta di una bicicletta.
I ciclisti sono i responsabili principali solo nel 6% dei casi
Alla domanda inerente alle collisioni tra auto e bicicletta all’interno di una rotonda, la valutazione era che solo nel 44% dei casi la causa era da ricercare nella controparte (soprattutto automobili) e nel 56% nella bicicletta. Secondo i verbali di polizia, i ciclisti sono invece i responsabili principali solo nel 6% dei casi. Conclusione: i ciclisti devono aspettarsi più errori da parte degli altri utenti della strada all’interno delle rotonde. Il caso d’incidente più frequente: l'auto ignora il diritto di precedenza all'ingresso della rotonda e si scontra con la bicicletta che si trova già all’interno della rotonda.
Circolare al centro di una rotonda aiuta a prevenire le collisioni. Fare un segnale chiaro con la mano per mostrare le proprie intenzioni e indossare colori sgargianti aumenta ulteriormente la visibilità. Grazie a queste misure, gli automobilisti vedono meglio le biciclette, e anche il sorpasso di una bicicletta è reso più difficile se quest’ultima circola al centro della rotonda. I conducenti devono mantenere una distanza sufficiente dai ciclisti e non superarli.
Il sito internet www.madevisible.swiss/it offre consigli per rendersi maggiormente visibili.
I documenti a disposizione per i media e i risultati dell’indagine sono disponibili all'indirizzo madevisible.swiss/media/
La campagna è finanziata dal Fondo svizzero di sicurezza stradale FSS.
Risultati dell'inchiesta
Comunicato stampa
Ulteriori informazioni
Marco Vitali, presidente Pro Velo Ticino, Tel.: 076 570 09 44
Inaugurata la stagione dei corsi di guida in bicicletta.
Berna, 21 marzo 2019. Da ben ventotto anni, Pro Velo sensibilizza bambini, adolescenti e adulti alla guida sicura e garantisce loro un maggiore piacere di guida. Il principale prestatore del paese inaugura ora la stagione dei corsi.
I corsi di guida di Pro Velo sono ora disponibili in tutto il paese. Nel 1992, anno del lanciamento del programma, i corsi erano disponibili unicamente in due comuni. La forte richiesta degli ultimi anni ha tuttavia portato alla situazione attuale, che vede 300 date proposte in 140 città e comuni. E l’offerta non cessa di crescere: quest’anno avranno luogo i primi corsi a Balerna, Sala Capriasca, Moosseedorf (BE), Untervaz (GR) e Cossonay (VD). Pro Velo è il maggior prestatore della Svizzera in questo ambito.
Più sicurezza grazie ai corsi di guida
Ogni genitore conosce la seguente situazione: i bambini non hanno più il diritto di circolare sul marciapiede, ma sono ancora troppo inesperti per affrontare il traffico. I corsi di guida offrono una soluzione a questo problema: i bambini vi imparano a destreggiarsi nel traffico e scoprono al contempo il piacere della guida in bicicletta.
L’offerta di Pro Velo non si rivolge tuttavia esclusivamente ai bambini. Grazie ai corsi e-bike, anche gli adulti trovano più sicurezza alla guida e ottengono preziose dritte per i loro spostamenti nel quotidiano. I partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi, ricevono nozioni sia pratiche sia teoriche.
Contatto
Kurt Egli, Direttore Corsi di guida Pro Velo, 079 678 40 27
Matthias Aebischer, Consigliere nazionale, Presidente Pro Velo Svizzera, 079 607 17 30
Corsi di guida in bicicletta
I contenuti dei corsi sono calcati sull’istruzione alla circolazione della polizia e portano il marchio di qualità del Consiglio svizzero della sicurezza stradale (CSS).
I costi di partecipazione sono mantenuti accessibili per le famiglie grazie al sostegno del Fondo svizzero per la sicurezza stradale FSS e alla collaborazione con le assicurazioni SWICA.
Tutte le date e i contenuti dei corsi sono disponibili su www.corsibici.ch. La riservazione online è possibile.
Pro Velo Svizzera
PRO VELO Svizzera è l‘associazione nazionale mantello dei ciclisti in Svizzera. Essa tutela gli interessi dei ciclisti sull’intero territorio svizzero 40 società regionali con più di 35‘000 soci individuali sono affiliate a PRO VELO Svizzera. pro-velo.ch
Appello di primavera alle scuole: partecipate a bike2school!
Berna, 12 marzo 2019. bike2school, l’iniziativa per la promozione della bicicletta di maggior successo destinata ai bambini, invita a partecipare al concorso nazionale di bicicletta. In palio ci sono accattivanti premi di classe e premi individuali abbinati a fitness, divertimento e maggiore sicurezza sulle strade.
Con l’arrivo della primavera prende avvio anche bike2school, l’iniziativa per la promozione dell’utilizzo della bicicletta rivolta alle scuole. Da ben 12 anni Pro Velo Svizzera incoraggia le classi a percorrere il tragitto casa-scuola in sella alla bicicletta. Le classi a partire dalla 4a elementare scelgono quattro settimane all’interno del semestre primaverile, durante le quali aderire all’iniziativa. Per ogni giorno, nel quale utilizzano la bicicletta lungo il tragitto casa-scuola, gli allievi collezionano punti e chilometri. Oltre a proporre divertimento e movimento, bike2school favorisce anche la coesione di classe. Inoltre si possono vincere magnifici premi collettivi e individuali. Ecco come si esprime Ursula Meier-Huber, insegnante di scuola elementare di Sulz, dopo l’ultima edizione: “Gli allievi si sono divertiti moltissimo. Hanno partecipato con grande motivazione e alcuni hanno acquisito grande sicurezza nella guida della bicicletta. La classe di 5a è pronta per affrontare al meglio il test di bicicletta previsto a scuola.”
Pronti, partenza, via!
Prima di montare in sella, Pro Velo Svizzera raccomanda alle scuole di prepararsi brevemente verificando e consolidando le abilità degli alunni nella guida della bicicletta. Sarebbe inoltre utile individuare un tragitto casa-scuola ottimale e percorrerlo già prima dell’inizio di bike2school. Fatto questo, si è pronti per partire. “Se i bambini utilizzano regolarmente la bicicletta, apprendono già da piccoli il corretto atteggiamento da tenere nel traffico”, spiega Yvonne Müller, capoprogetto di bike2school.
Promozione sostenibile della bicicletta fra i bambini e agli adolescenti
A livello svizzero la percentuale di allievi che utilizza la bicicletta per andare a scuola è in continuo calo dal 1994. Lungo il percorso casa-scuola i bambini delle elementari praticano sempre meno movimento. Alla camminata a piedi e alla pedalata in bicicletta subentrano sempre di più gli spostamenti con i mezzi di trasporto pubblici o i cosiddetti genitori-taxi: i bambini vengono accompagnati a scuola in automobile. bike2school agisce contro questa tendenza. Presto raggiungeremo quota 50‘000: questo è il numero delle alunne e degli alunni che hanno aderito a bike2school dalla sua nascita nel 2007. “Durante questa iniziativa l’80% dei bambini utilizza la bicicletta quattro giorni su cinque. Dopo l’azione due terzi dei partecipanti usano la bicicletta più spesso di prima. L’esercizio rende i bambini più sicuri”, precisa la responsabile del progetto.
Partecipazione gratuita in 21 Cantoni
L’utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto quotidiano favorisce lo sviluppo fisico e psichico dei bambini e degli adolescenti. Gioca pure un ruolo decisivo nella futura scelta del mezzo di trasporto. I bambini e gli adolescenti, che imparano presto ad andare in bicicletta, la preferiranno anche da adulti. Gli effetti positivi sulla propria salute, ma anche sull’ambiente e sul fabbisogno di superfici viabili, costituiscono un grosso valore aggiunto. Inoltre la bicicletta alleggerisce i costi della società.
bike2school è sostenuta da Promozione della salute Svizzera, dalla Fondazione Beisheim e da 21 Cantoni. Le scuole che hanno sede nei 21 Cantoni partner possono partecipare gratuitamente a bike2school, poiché i Cantoni si assumono la tassa di iscrizione di CHF 80.- a classe.
Per informazioni
Yvonne Müller, capoprogetto Pro Velo Svizzera, 031 318 54 14
Claudia Bucher, responsabile comunicazione Pro Velo Svizzera, 031 318 54 15
Rilanciata www.scuola-bici.ch, la piattaforma internet per più bici a scuola
Berna, 4 febbraio 2019. Oggi viene rilanciato con nuovi contenuti e funzionalità il sito web www.scuola-bici.ch che ospita tutte le iniziative di promozione della bici-cletta. La piattaforma fornisce una visione d’insieme dei programmi e dei corsi che si rivolgono in particolare alle classi di scuola. La piattaforma consente agli inse-gnanti di individuare agevolmente e rapidamente l’offerta che meglio si presta alle loro esigenze.
Oggi viene rilanciata la piattaforma internet per più bici a scuola, www.scuola-bici.ch. Punto centrale del nuovo sito è una maneggevole funzione di ricerca basata sui criteri rilevanti per le scuole. „Questo nuovo filtro permette di selezionare le offerte per canto-ne, categoria, fascia di età e lingua. In questo modo la ricerca dell’offerta più confacente è rapida e semplice“ spiega la responsabile del progetto Dorothée Nicolaisen.
Ampia alleanza per la promozione della bicicletta
La piattaforma internet è gestita dall’Alleanza scuola+bici sotto la guida di Pro Velo Sviz-zera e Swiss Cycling ed è sostenuta da EnergiaSvizzera come pure dalla Fondazione Beisheim. L’Alleanza è formata da 20 operatori che propongono programmi nonché da istituzioni private e pubbliche, fra le quali diversi uffici federali, l’Ufficio prevenzioni infor-tuni upi, l’Associazione delle direttrici e dei direttori di scuola e il Touring Club Svizzero. Questa ampia alleanza mira a incentivare l’uso della bicicletta in ambito scolastico, coor-dinare l’offerta e comunicare in maniera mirata. Il nuovo sito web offre al corpo docente, alle direzioni scolastiche e alle persone interessate una panoramica e un accesso rapido a tutte le iniziative di promozione della bicicletta in Svizzera.
Informazioni
Dorothée Nicolaisen, capoprogetto scuola + bici, 031 310 54 02
Claudia Bucher, responsabile comunicazione, 031 318 54 15
Foto e logo
Copyright foto: PRO VELO Svizzera
Ce l’abbiamo fatta: adesso servono i fatti
Berna, 23 settembre 2018. Le vie ciclabili saranno iscritte nella Costituzione. Popolo e Cantoni hanno approvato oggi con una netta maggioranza il decreto federale bici. “Si tratta di una decisione importante a favore di tutti gli utenti della strada e di un passo avanti per la mobilità in Svizzera. Adesso la volontà del Popolo dovrà essere attuata”, ha affermato il Consigliere nazionale Matthias Aebischer, Presidente di Pro Velo Svizzera.
L’associazione Pro Velo è molto soddisfatta del chiaro esito della votazione odierna, con il quale il Popolo e i Cantoni hanno confermato la scelta del Consiglio federale e del Parlamento. Il decreto federale bici costituisce un progetto equilibrato e un’integrazione della Costituzione federale necessaria ormai da tempo: le vie ciclabili, difatti, avrebbero dovuto essere sancite nella Costituzione già negli anni Settanta, assieme ai sentieri e ai percorsi pedonali. Altro motivo di soddisfazione è il fatto che il decreto sia stato sostenuto da un’ampia alleanza: un presupposto eccellente per l’ulteriore sviluppo della politica di mobilità svizzera.
Adesso servono i fatti
Pro Velo invita la Confederazione a imporre ai Cantoni la progettazione e la realizzazione di reti di vie ciclabili laddove lacunose, con l’obiettivo di disporre di rispettivi piani direttori e settoriali entro 10 anni. A tale scopo, tutti i Cantoni dovranno creare appositi servizi specializzati. Pro Velo invita inoltre la Confederazione a sviluppare una strategia per la promozione della bicicletta in Svizzera. Una simile strategia globale esiste già in diversi Paesi europei, tra i quali i Paesi Bassi (Tour de force 2020), la Germania (Nationaler Radverkehrsplan), la Danimarca (Denmark, on your bike !) e la Francia (Plan vélo et mobilité active). La strategia dovrebbe fondarsi sulle Linee guida Traffico lento elaborate dall’Ufficio federale delle strade negli anni 2000.
Più rilevanza alla bicicletta
Pro Velo si aspetta che, nei processi di pianificazione e costruzione, le autorità comunali e cantonali attribuiscano alle vie ciclabili la stessa importanza di altri beni sanciti nella Costituzione, quali la protezione della natura e dell’ambiente, i sentieri e i percorsi pedonali nonché le pari opportunità delle persone con disabilità. Nella ponderazione degli interessi autorità e tribunali dovranno considerare l’infrastruttura ciclabile allo stesso livello.
Tenersi al centro nella rotonda
Berna, 4 settembre 2018
Nelle rotonde le biciclette possono e devono circolare al centro della carreggiata. È quanto attualmente indicano manifesti e azioni di sensibilizzazione organizzate in collaborazione con le polizie locali. Con la campagna «Visibile in bici» l’ATA Associazione traffico e ambiente e Pro Velo Svizzera lanciano un appello ai ciclisti e agli automobilisti: la metà di loro non conosce questa regola stradale.
Le rotatorie sono particolarmente a rischio d’incidente per le cicliste e i ciclisti: il pericolo di non essere visti è particolarmente elevato. Un incidente su tre all’interno di una rotonda vede coinvolto un o una ciclista. Tuttavia, solo nel quattro per cento dei casi i ciclisti sono i principali responsabili dell’incidente. Una delle ragioni è il profilo sottile di chi va in bicicletta, che contribuisce a non farlo scorgere in tempo da parte degli automobilisti.
Per contrastare questo fenomeno, è d’aiuto circolare al centro della carreggiata nelle rotatorie. Le persone in sella a una bicicletta sono così più nel campo visivo. Gli automobilisti vedono meglio la bicicletta al centro della carreggiata e anche sorpassare il ciclista in una rotonda diventa così più difficile.
Essere visibili può salvare vite
Circolare in bicicletta al centro della carreggiata nelle giratorie è espressamente consentito dalla legislazione. Tuttavia, solo la metà dei conducenti di biciclette e automobili conosce questo modo di rendersi visibili nelle rotonde. Una lacuna nelle conoscenze che l’attuale campagna di Pro Velo Svizzera e dell’ATA vogliono colmare.
Le analisi degli incidenti mostrano che circa l’80 per cento delle collisioni fra auto e bici avvengono di giorno con buone condizioni di visibilità. Circolare al centro nelle rotatorie e rendersi visibili con il gesto del braccio il più presto possibile sono regole di comportamento che possono salvare la vita, anche alle cicliste e ai ciclisti più esperti.
Distanza e velocità moderata
Nelle rotonde gli automobilisti devono tenere una distanza sufficiente dai ciclisti e non sorpassarli. Riducendo la velocità aumenta sia la capacità di percezione sia quella di reazione. È importante sapere che la più frequente causa d’incidenti è la capacità limitata di assumere informazioni e di prepararsi. Il cervello umano può percepire visivamente e prestare attenzione a non più di tre oggetti al secondo ed elaborarli nel dettaglio, spiegano gli psicologi del traffico. Perciò consigliano che, in quanto utenti della strada vulnerabili, i ciclisti dovrebbero sempre proteggersi circolando in modo corretto,
Così le cicliste e i ciclisti sono visibili e sicuri nelle rotonde:
1. Immettendosi nella rotonda dare uno sguardo indietro e spostarsi verso il centro della carreggiata.
2. I veicoli all’interno della rotatoria hanno la precedenza.
3. Nella rotonda circolare al centro.
4. Prima di uscire dalla rotonda dare un chiaro segnale col braccio.
La campagna è finanziata dal Fondo svizzero per la sicurezza stradale FSS. In singole località vi sono azioni in strada in collaborazione con la polizia. Le rotonde interessate vi saranno demarcate in rosso. In allegato si trova una lista delle località previste per le azioni, un grafico relativo alle giratorie e i manifesti delle campagne. Sito internet: https://madevisible.swiss/it/media/
Informazioni:
Matthias Aebischer, Presidente Pro Velo Svizzera, Tel.: 079 607 17 30
Ruedi Blumer, Presidente ATA Associazione traffico e ambiente, Tel.: 079 465 43 07
Bruno Storni, Vicepresidente ATA Associazione traffico e ambiente, Tel.: 076 399 57 72
Bike2school segna un record primaverile

Berna, 3 agosto 2018
Grazie a bike2school, l’azione nazionale promossa da Pro Velo Svizzera, questa primavera sono stati circa 3 000 i bambini e ragazzi che, per quattro settimane, si sono recati a scuola in bicicletta, segnando un nuovo record di partecipazione. Le classi hanno percorso in totale ben 293 000 km.
Bike2school si prefigge di incoraggiare sempre più bambini e ragazzi a servirsi della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Grazie a un concorso, per quattro settimane le classi scolastiche vengono motivate a utilizzare la bicicletta per percorrere il tragitto casa-scuola. L'azione è rivolta ad alunne e alunni di tutta la Svizzera a partire dalla quarta elementare. I partecipanti all’azione primaverile provengono da 23 Cantoni diversi: la maggior parte delle classi è della Svizzera tedesca, mentre in Romandia e nel Cantone Ticino si registra una partecipazione del 14 per cento. Le azioni come bike2school rivestono un’importanza particolare proprio in queste due regioni della Svizzera dove il fenomeno dei genitori-taxi – ossia i genitori che accompagnano i figli a scuola in auto – è particolarmente diffuso. Infatti, se nella Svizzera tedesca viene accompagnato a scuola dai genitori l’11 per cento dei bambini (equivalente ad almeno una volta la settimana), in Romandia la percentuale sale al 50 e in Ticino al 63 per cento.
Sempre più genitori-taxi
Stando alle cifre indicate dal recentissimo Microcensimento mobilità e trasporti dell’Ufficio federale di statistica (UST), la percentuale di bambini accompagnati a scuola dai genitori-taxi sul territorio svizzero è salita del 40 per cento tra il 2005 e il 2015. I genitori non mandano i figli a scuola a piedi o in bicicletta perché ritengono che il percorso tra casa e scuola non sia sicuro. Con questo comportamento, però, contribuiscono all’aumento del volume di traffico nelle zone circostanti agli edifici scolastici, rendendo il tragitto casa-scuola effettivamente più pericoloso e contribuendo a incrementare le paure dei genitori. Si tratta dunque di un circolo vizioso che deve essere interrotto.
Un buon esempio dal sud del Ticino
Per aumentare la sicurezza del tragitto casa-scuola i Comuni possono sviluppare un piano di mobilità con cui individuare i punti pericolosi e, in una seconda fase, renderli più sicuri. Il comune di Stabio ha elaborato un piano di questo tipo che ha permesso di incrementare l’uso della bicicletta da parte di alunne e alunni. Nadia Bianchi, vice direttrice dell’Istituto scolastico Chiasso e vice sindaco di Stabio, sostiene l'azione bike2school: «Le abitudini legate agli spostamenti possono essere cambiate solamente intervenendo sui bambini», dice. «Io invito gli insegnanti a chiedere ogni mattina ai bambini che cosa gli è piaciuto di più durante il tragitto per arrivare a scuola. L’idea è che i bambini che vengono accompagnati in auto si rendano conto che con la bicicletta o a piedi si fanno esperienze e riportino questa scoperta alle famiglie. Proporrò di partecipare a bike2school anche in autunno».
Comunicato stampa (PDF)
Informazioni
Matthias Aebischer I Consigliere nazionale I Presidente Pro Velo Svizzera I 079 607 17 30
Yvonne Müller I Direttrice bike2school I 031 318 54 14
Bike2school combina fra loro salute, sicurezza e divertimento. Con l’aiuto di premi e concorsi le allieve e gli allievi vengono incoraggiati a percorrere il tragitto casa-scuola in bicicletta. Inoltre, tramite attività parallele e percorsi di abilità, viene esercitato in maniera giocosa l’impiego sicuro della bicicletta nella circolazione stradale. Promozione Salute Svizzera, la Fondazione Prof. Otto Beisheim e 21 Cantoni partner si assumono la tassa di partecipazione per le classi. Le iscrizioni per l’anno scolastico 2018/2019 sono aperte.
Informazioni: www.bike2school.ch
Ordinazioni di opuscoli informativi: info@bike2school.ch

Precedenza alla prudenza
Nelle rotatorie i ciclisti spesso non sono visti
Berna, 4 aprile 2017
Attenzione al traffico nelle rotonde: qui la percentuale di collisioni fra auto e biciclette è alta. Le cicliste e i ciclisti sono particolarmente in pericolo, perché facilmente non sono visti dagli automobilisti. «Precedenza alla prudenza» avverte la campagna di Pro Velo, ATA, upi, TCS, polizia e altri partner.
Ogni anno 800 ciclisti e 100 conducenti di bici elettriche subiscono un incidente grave. Nella metà dei casi si tratta di collisioni con un'automobile. La causa più frequente è il mancato rispetto della precedenza. Mentre negli snodi tradizionali quasi nel 60 per cento dei casi sono gli automobilisti a causare un incidente con un ciclista, nelle rotatorie circa nel 90 per cento dei casi sono i conducenti di una vettura a non aver visto il ciclista e ad averlo investito. Il messaggio della campagna, rivolto a tutti, è perciò: rispettare la precedenza, guidare con previdenza e, per amore della propria sicurezza, guardare bene due volte.
Ciclisti al centro nelle rotatorie
Uno studio, eseguito dall'istituto LINK nell'ambito della campagna, ha fra l'altro mostrato che la metà degli automobilisti e dei ciclisti non consce bene le regole di comportamento nelle rotonde. Importante e da sapere: nelle rotatorie le cicliste e i ciclisti possono discostarsi dalla regola della circolazione sulla destra e occupare il centro della carreggiata. Ciò migliora la visibilità e la sicurezza, e riduce il pericolo di non essere visti all'interno della giratoria.
«Ma chi crede di essere?»
Quando il diritto di precedenza non viene rispettato, anche il modo di esprimersi di certe persone diventa spesso volgare. Chi non li conosce? Quel vicino sul balcone, il bidello della scuola o anche un buon conoscente che talvolta vedono davvero rosso. Così anche nel nuovo video della campagna «Giorgione il brontolone» si ricorre a un linguaggio colorito. Per fortuna qualcuno però guarda davvero due volte - e un incidente può essere evitato all'ultimo momento.
Ulteriori elementi della campagna sono i manifesti, il concorso online su vorsicht-vortritt.ch/it nonché spot televisivi, in cui automobilisti e ciclisti fanno incontri davvero sorprendenti con elefanti o UFO, sempre con l'avvertimento «Precedenza alla prudenza - Non sai mai cosa ti può capitare».
Gli amici della bicicletta possono sperimentare 1:1 la tematica delle rotonde al nuovo SlowUp nella Suva-City. Inoltre, tre tandem con maschere distribuiranno «prudenza-precedenza-vitamine» alle partecipanti e ai partecipanti, la prima volta il 23 aprile 2017 allo SlowUp in Ticino.
La campagna è finanziata dal Fondo per la sicurezza stradale FSS ed è giunta alla quarta edizione.
Altre informazioni sulla campagna: http://vorsicht-vortritt.ch/it/media - con una scelta di fotografie.
Informazioni: Evi Allemann, Presidente ATA Associazione traffico e ambiente, tel. 079 560 72 94; Matthias Aebischer, Vicepresidente Pro Velo Svizzera, tel. 079 607 17 30 e servizio media upi, tel. 031 390 21 11.
Allegati: Illustrazioni; grafico statistica incidenti (jpg) con leggenda qui sotto: © upi
I ciclisti che s’infortunano gravemente in una collisione, per oltre la metà dei casi sono vittime senza colpa (55%). Nel 29% delle collisioni sono gli unici responsabili, e per il 16% sono i responsabili principali o almeno corresponsabili. Risulta particolarmente marcata la percentuale di collisioni gravi dei ciclisti che s’infortunano nelle rotatorie, dove i veicoli antagonisti vengono registrati come unici responsabili nell’89% dei casi. Fonte: Rapporto SINUS 2016 - upi
grafico statistica incidenti (PDF)
Illustrazioni Precedenza alla prudenza nelle rotonde (PDF)
Communicato stampa (PDF)
scuola+bici: nuova piattaforma per la promozione della bicicletta nelle scuole

Berna, 15 luglio 2016
www.scuola-bici.ch è la una nuova piattaforma per tutte le iniziative che ruotano attorno alla promozione della bicicletta nelle scuole. La piattaforma fornisce una visione d’insieme dei programmi e dei corsi destinati in particolare a classi di scuola.
L’obiettivo dell‘«Alleanza scuola+bici» è quello di incoraggiare bambini e adolescenti ad utilizzare maggiormente la bicicletta nel tragitto casa-scuola. Per questo motivo l’Alleanza lancia la nuova piattaforma www.scuola-bici.ch, che riunisce sotto un unico tetto tutte le iniziative di promozione della bicicletta. La piattaforma offre una panoramica di programmi come «bike2school», «DEFI VELO», «bikecontrol» o «scuola in movimento».
Inoltre fornisce informazioni utili sul tema della promozione della bicicletta nelle scuole e interessanti materiali didattici da scaricare ad uso dei docenti. Le proposte sono strutturate per fascia d’età e corredate di informazioni che ne consentono l‘approfondimento. Grazie a scuola+bici per le scuole è più facile inserire il tema della promozione della bicicletta nella quotidianità scolastica.
Pedalare in tutta sicurezza
Tramite programmi e iniziative scuola+bici vuole consentire agli alunni e alle alunne di imparare ad andare in bicicletta presto e in maniera sicura, divertendosi ed essendo motivati a percorrere il tragitto casa-scuola sempre più frequentemente in sella alla due ruote. Di fatto andare in bicicletta è salutare ed ecocompatibile: non produce alcuna emissione di CO2 e il movimento quotidiano favorisce la salute e genera un piacevole e rilassante diversivo durante la giornata. «Chi va a scuola in bicicletta aiuta la propria salute e l'ambiente. Per questa ragione sosteniamo la piattaforma scuola+bici da Svizzera Energia», dichiara la consigliera federale Doris Leuthard.
La bicicletta come mezzo di trasporto di prima scelta
Uno studio condotto nella Svizzera tedesca evidenzia come circa la metà dei bambini in età scolare preferirebbe andare a scuola in bicicletta. In realtà però meno del 20 percento utilizza la bicicletta. Svariate ragioni spiegano questa discrepanza: disposizioni limitative delle scuole, l’atteggiamento dei genitori, la carenza di infrastrutture o proposte attrattive per modalità di trasporto alternative come i servizi pubblici o i «genitori taxi». Complessivamente in Svizzera dal 1994 la percentuale di bambini e adolescenti che pedala per andare a scuola è in continua diminuzione. Si ricorre sempre meno alla forza dei propri muscoli per percorrere il tragitto casa-scuola. Agevolare l’accesso alla bicicletta
Per contrastare questa tendenza, diverse organizzazioni hanno creato programmi di formazione e animazione per scolari e scolare, affinché possano acquistare dimestichezza con la bicicletta già nei primi anni di scuola. Lo studio dimostra che se le scuole si impegnano attivamente su questo fronte, gli alunni e le alunne utilizzano con maggiore frequenza la bicicletta per andare a scuola. La piattaforma www.scuola-bici.ch vuole dare maggiore visibilità a queste azioni di incentivazione della bicicletta.
Ampia alleanza a sostegno della promozione della bicicletta
www.scuola-bici.ch è gestita dall‘«Alleanza scuola+bici» sotto la guida di Pro Velo Svizzera e Swiss Cycling ed è sostenuta da SvizzeraEnergia. All’Alleanza hanno aderito 13 enti che offrono programmi, associazioni nonché organizzazioni private e pubbliche. Si tratta di operatori attivi nei settori scuola, promozione della bicicletta, sicurezza in bicicletta, promozione del movimento e della salute come pure mobilità sostenibile.
Per maggiori informazioni: Yvonne Müller, capoprogetto, 031 318 54 14
Bettina Maeschli, responsabile della comunicazione Pro Velo Svizzera 031 318 54 15
Comunicato stampa (PDF)
Scheda informativa (PDF)
Immagine

Berna, 1° giugno 2016
Azioni in strada in una trentina di città svizzere
«Meglio sempre guardare attentamente due volte»
Chi in questi giorni vede una doppia bicicletta, ha visto giusto. Alle manifestazioni regionali «slowUp» in una trentina di città sono presenti dei tandem, il cui passeggero sul sellino posteriore sembra guardare all’indietro. Il messaggio principale della particolare azione è, quando si tratta della precedenza, «meglio sempre guardare attentamente due volte». L’invito a una maggiore attenzione fa parte della campagna «precedenza alla prudenza».
Il mancato rispetto del diritto di precedenza è la maggior causa di collisioni fra automobili e biciclette. In particolare agli incroci, nelle rotatorie e nella svolta a sinistra, entrambi i gruppi di conducenti sottovalutano la situazione, come ha mostrato un sondaggio dell’istituto di ricerca LINK, pubblicato in aprile. Ora i promotori dell’inchiesta tornano alla carica e, all’inizio della bella stagione, rendono attenti ai pericoli della circolazione stradale.
Perciò sono in viaggio per la Svizzera gli ambasciatori sul tandem con palloncini rossi, che si fermano nelle piazze e danno consigli che possono salvare delle vite. «Anche se hai la precedenza, controlla con lo sguardo in tutte le direzioni. Rispetta le regole stradali e rallenta, in modo da poterti fermate in tempo».
Questo e altri consigli utili sono stati elaborati dal team della campagna, composto da Pro Velo, ATA, upi, TCS, polizia e altri partner, con il sostegno del Fondo svizzero di sicurezza stradale FSS. L’obiettivo è di ridurre il numero degli incidenti. Solo nel 2015 sono rimasti feriti 4004 ciclisti. Di questi, 1001 hanno subito lesioni gravi, 39 conducenti di biciclette o bici elettriche hanno perso la vita.
Irrinunciabile lo sguardo di controllo
Nelle situazioni di precedenza lo sguardo di controllo è irrinunciabile, come mostrano anche i risultati dell’inchiesta LINK. Infatti, un ciclista su due si è detto d’accordo con l’affermazione: «ho spesso la sensazione di non essere visto dagli automobilisti» (50%) oppure «nelle situazioni di precedenza devo spesso rinunciare al mio diritto di precedenza» (48%).
Anche quattro automobilisti su dieci si sentono stressati dal rischio di non aver visto dei ciclisti (43%). In ogni caso «guardare attentamente due volte» aumenta la sicurezza. L’azione-tandem vuole attirare l’attenzione sia dei ciclisti sia degli automobilisti sulle situazioni pericolose dovute alla precedenza, nelle quali i ciclisti spesso non sono percepiti o la velocità delle bici elettriche è sottovalutata.
Ulteriori informazioni:
Werner Herger, Segretario ATA per la Svizzera italiana, Tel. 091 826 40 88 – 079 463 73 99
Internet: www.prudenza-precedenza.ch
Comunicati stampa (PDF)
La campagna «Precedenza alla prudenza» tasta il polso a ciclisti e automobilisti

Berna, 12 aprile 2016
Occhio al diritto di precedenza
Un manifesto tutto rosso su cui campeggia un incrocio stradale ammonisce: «Occhio alla precedenza». La campagna promossa da Pro Velo, ATA, upi, Suva, TCS, dalla Polizia e da altri partner vuole attirare l’attenzione sull’urgenza di ridurre il numero degli incidenti gravi fra auto e biciclette. Per la prima volta più di 1000 ciclisti e automobilisti sono stati chiamati a rispondere a un sondaggio sul loro rapporto come utenti della strada. Il "barometro" dei risultati mostra un clima piuttosto irritato. Indica però anche cosa i due gruppi possano fare per evitare gli incidenti.
Particolarmente frequenti sono le collisioni e le situazioni di pericolo agli incroci e nelle rotatorie. Inoltre, solo un interrogato su due sa come devono comportarsi correttamente i ciclisti nelle "rotonde". Secondo il sondaggio rappresentativo dell'istituto LINK, proprio queste situazioni di pericolo sono nettamente sottovalutate, come anche il proprio comportamento per ridurre i rischi, sebbene entrambi i gruppi dimostrino di essere capaci di autocritica.
Dalla statistica degli incidenti emerge che nel 2015 il mancato rispetto del diritto di precedenza è costato la vita a 39 ciclisti e che 1001 hanno subito gravi lesioni. Il sondaggio conferma che gli utenti della strada sottovalutano il mancato rispetto del diritto di precedenza, ovvero la principale causa di incidenti gravi per chi pedala in sella a una bici normale o elettrica.
Misure per una maggiore sicurezza.
Le quindici strategie proposte nel sondaggio per evitare incidenti incontrano il favore sia dei ciclisti che degli automobilisti. C'è potenziale di miglioramento quanto alle proposte “tenere i fanali della bici accesi anche di giorno”, “segnalare meglio la propria presenza mantenendosi a debita distanza dagli altri mezzi” e “indossare indumenti ben visibili di giorno”, che dovrebbero riscuotere maggiore successo. Ciò che accomuna queste misure comportamentali è che, rendendosi più visibili, i ciclisti non influenzano direttamente il proprio comportamento, ma quello degli automobilisti.
Dal sondaggio sono scaturiti interessi reciproci. Più di ogni altra cosa, entrambe le categorie desiderano rispetto e una maggiore comprensione reciproca. In più, gli automobilisti desiderano che i ciclisti rispettino il codice della strada, che si rendano più visibili accendendo i fanali della bici e indossando abiti appropriati, che non si infilino nell’angolo cieco della visuale e che non sbuchino fuori all’improvviso.
Dal canto loro, i ciclisti desiderano che gli automobilisti siano pazienti e che trattino i ciclisti al pari di tutti gli altri utenti della strada, che si concentrino maggiormente sul traffico, che si tengano a debita distanza quando sorpassano e che lungo il ciglio della strada lascino uno spazio sufficiente per far passare una bici.
Chi usa regolarmente sia la bicicletta sia l'automobile, riscontra meno situazioni conflittuali. Conoscere l'altro punto di vista, rende dunque più facile una guida senza rischi d'incidenti.
Allegato: alcuni grafici tratti dal sondaggio rappresentativo sono disponibili a titolo esplicativo.
Siti web: sulla campagna: http://prudenza-precedenza.ch/it/media
Ulteriori informazioni: Werner Herger, Segretario ATA per la Svizzera italiana, Tel. 091 826 40 88 – 079 463 73 99
Depositata l'iniziativa per la bici

Berna, 1° marzo 2016
Un segnale forte per una maggiore ciclomobilità in Svizzera
Il 1° marzo 2016 un comitato formato da molteplici organizzazioni e partiti ha depositato presso la Cancelleria federale le 105’000 firme raccolte a favore dell'iniziativa per la bici. A questo punto il Consiglio federale, il Parlamento e gli elettori possono cogliere l'occasione per promuovere il traffico lento su tutto il territorio nazionale.
Preservare la salute della popolazione, ridurre le emissioni di CO2 e risparmiare al tempo stesso i soldi dei cittadini: questi obiettivi sono fattibili se la ciclomobilità viene promossa senza tentennamenti. Andare in bici non solo è una sana consuetudine, ma favorisce anche il buon sviluppo di bambini e adolescenti. Ancora oggi la metà della popolazione non usa la bici per spostarsi, una ragione in più per rendere sicura e attrattiva questa forma di mobilità. Per far ciò occorre una fitta rete di percorsi ciclabili sicuri e interconnessi, una gestione adeguata del traffico e un numero sufficiente di velostation per parcheggiare comodamente e al sicuro le bici.
La Confederazione regolamenta, i Cantoni passano all'azione
"L'iniziativa per la bici intende promuovere questo mezzo su tutto il territorio della Svizzera“, ha affermato il Consigliere nazionale Jean-François Steiert. La Confederazione deve definire gli standard di qualità, i Cantoni e i Comuni provvedono a coadiuvarla nelle fasi attuative. Questa procedura consolidata si dovrebbe ripetere anche per la promozione del traffico ciclabile. L'articolo che l'iniziativa per la bici intende introdurre nella Costituzione si prefigge proprio tale obiettivo.
Far nascere una cultura della bici
"Il potenziale della bici è lungi dall'essere stato sfruttato interamente“, ha precisato Franz Gallati, presidente di Swiss Cycling. "L'iniziativa per la bici è un impulso dato per far sì che questo mezzo sia sempre più al servizio di un numero maggiore di persone". In Svizzera molta gente non è abituata a muoversi senza l'ausilio di un mezzo motorizzato. Negli ultimi decenni, inoltre, il traffico pedonale e ciclistico sono stati sempre più marginalizzati. "Intendiamo dare una svolta a questa tendenza facendo sì che in Svizzera la cultura della bici si radichi in misura sempre maggiore“, ha spiegato Evi Allemann, Consigliera nazionale e presidente di ATA.
I promotori sono persuasi che valga la pena investire in nuove infrastrutture. Una pianificazione degli spazi favorevole alla ciclomobilità, oltretutto, comporterebbe un maggiore uso della bicicletta. Ciò sarebbe un vantaggio per tutti, in quanto questa forma di mobilità preserva spazi, è sana e rispettosa dell'ambiente. Essendo costituita in gran parte da brevi percorsi, l'uso della bici trova condizioni ideali e la Svizzera potrebbe quindi svolgere un ruolo da pioniere a livello internazionale. L'inoltro dell'iniziativa per la bici rappresenta un'importante tappa in questo percorso.
Per consultare fatti e notizie riguardanti la bici cliccate qui.
Informazioni
Marco Romano, Consigliere nazionale, membro del comitato dell'iniziativa, tel 079 425 14 31
Foto
Le immagini sull'inoltro dell'iniziativa possono essere scaricate a partire dalle ore 13: http://www.iniziativa-bici.ch/per-i-media/ und www.ata.ch
<link file:12186 download>Comunicato stampa (PDF)
Il 12 novembre è la Giornata della luce
«SEE YOU – Fatti vedere» Giornata della luce: vedere ed essere visti nella circolazione stradale
Con il ritorno dell'ora solare si avvicina l'inverno e il buio ammanta presto il paesaggio. Molte persone si spostano a piedi o con un veicolo a due ruote all'imbrunire o al buio. Il loro rischio d'incidente è nettamente superiore rispetto alle ore in cui c'è la luce. La luce, il materiale rifrangente e un comportamento corretto prevengono gli incidenti. Questo fa tornare in mente la campagna «SEE YOU – Fatti vedere» che sarà lanciata il 12 novembre con la Giornata della luce.
Comunicato stampa: L'iniziativa per la bici è stata accolta con favore dalla popolazione

Comunicato stampa di venerdì, 9 ottobre 2015
Già raccolte 100'000 firme
L'iniziativa per la bici è stata accolta con favore dalla popolazione
L'iniziativa è destinata ad essere accettata, in quanto le associazioni coinvolte hanno raccolto 100'000 firme in soli sei mesi. A dicembre si prevede di depositarle presso la Cancelleria federale.
L'iniziativa per la bici risponde a una chiara esigenza, evidenziata anche dal fatto che le associazioni facenti parte del comitato promotore hanno impiegato solo sei mesi per raccogliere le 100'000 firme richieste. La raccolta proseguirà sino alla fine di ottobre, quindi a dicembre le firme saranno consegnate alla Cancelleria federale.
Il buon esito della raccolta dimostra quanto la questione delle piste ciclabili stia a cuore dei cittadini. Durante la raccolta delle firme le reazioni sono state oltremodo incoraggianti e puntellate dalle seguenti dichiarazioni: "Nel tragitto che compio per andare al lavoro non c'è nemmeno una pista o un semaforo per le bici", oppure "È ora di affrontare e risolvere la questione della sicurezza della mobilità scolastica".
La Svizzera: Paese di sentieri pedonali e di piste ciclabili L'iniziativa per la bici intende dare una significativa spinta alla promozione della mobilità ciclabile. La Confederazione è chiamata a porre le condizioni quadro che facilitino la creazione e l'uso su tutto il territorio nazionale di reti ciclabili e infrastrutture pensate per i ciclisti. Il buon esempio non manca, e se la Svizzera replicasse quanto di buono è stato fatto con i sentieri pedonali, oggi saremmo pionieri anche in fatto di mobilità ciclistica. Quest'ultima comporta molti vantaggi, in quanto preserva spazi e risorse, è sana, conveniente, divertente e soprattutto rappresenta la mobilità ideale per bambini e giovani. Per tale ragione, tra i tanti promotori che affiancano le associazioni svizzere a favore del cosiddetto traffico lento (Pro Velo, Swiss Cycling, ATA, Mobilità pedonale, Sentieri Svizzeri) sono in prima linea anche le organizzazioni di genitori e insegnanti. E dato che la bici è in assoluto il mezzo di trasporto più conveniente e attento all'ambiente, l'iniziativa sarà sostenuta anche dalle organizzazioni ambientaliste.
Chi vuole un maggior flusso di traffico per tutti gli utenti della strada investe in modo efficiente i soldi dei contribuenti in infrastrutture per la mobilità ciclistica. Gli esempi provenienti da altri Paesi europei mostrano che la promozione della bici ripaga gli sforzi.
Informazioni
Marco Romano, membro del comitato dell'iniziativa, tel. 079 425 14 31
<link file:11929 download>Comunicato stampa (PDF)
L'iniziativa a favore della bici intende rafforzare la sua promozione in tutto il Paese. I Cantoni e i Comuni devono - non diversamente da quanto fanno oggi per i sentieri pedonali - impegnarsi nella realizzazione e manutenzione di reti ciclabili attrattive e sicure. A tale scopo il primo capoverso dell'articolo 88 della Costituzione federale che recita "La Confederazione emana principi sulle reti di sentieri e percorsi pedonali" deve includere anche le "piste ciclabili". L'Associazione promotrice è costituita da numerose organizzazioni e partiti. www.iniziativa-bici.ch
In 52'541 partecipanti hanno percorso 9'881’580 km per bike to work
L'11esima edizione di bike to work (al lavoro in bici) ha battuto tutti i record: più partecipanti, più squadre, più aziende e più chilometri. Quest'anno bike to work ha entusiasmato oltre 52'541 persone che si sono recate al lavoro in bicicletta - un numero di partecipanti pari alla popolazione residente nella Città di Bienne. Con i chilometri da loro percorsi si potrebbe raggiungere o compiere 246 volte il giro del mondo.
Quest'anno le aziende potevano scegliere di aderire a bike to work per due mesi invece di un solo mese. Oltre un terzo delle aziende ha optato per questa allettante estensione e ha partecipato sull'arco di due mesi. Con 9.8 milioni di chilometri percorsi i partecipanti a questa edizione sono rimasti in sella per oltre due milioni di chilometri in più rispetto alle precedenti edizioni. Su questa distanza un'automobile emette 1'581 tonnellate di CO2: si tratta di una quantità di CO2 che un bosco di 126'000 faggi assorbe in un anno.
2'500 partecipanti a bike to work hanno vinto premi per un ammontare complessivo di 138'000 franchi. I premi sono stati estratti fra quanti hanno utilizzato la bicicletta per almeno la metà dei propri giorni lavorativi.
Più movimento lungo il tragitto casa-lavoro
bike to work incentiva il movimento lungo il percorso casa-lavoro. Complessivamente i partecipanti hanno bruciato oltre 237 milioni di calorie, equivalenti a un tiramisù delle dimensioni di un campo di calcio. Chi si reca al lavoro in bicicletta pratica già una parte del movimento giornaliero raccomandato. Inoltre le misure per la promozione della salute in azienda, fra le quali rientra anche bike to work, rivestono un'importanza economica. Se i collaboratori sono più sani, si assentano meno dal lavoro e sono più produttivi. In questo modo è possibile ridurre i costi correlati alle malattie. Nella Charta di Ottawa per la promozione della salute l'OMS segnala che il posto di lavoro è un luogo importante in cui praticare la prevenzione.
bike to work affascina chi vi partecipa per la prima volta
Anche quest'anno numerose persone si sono avvicinate per la prima volta alla bicicletta e si sono lasciate entusiasmare da bike to work. Molte di loro si sono dette sorprese della facilità con cui è possibile raggiungere il posto di lavoro in bicicletta e dell'effetto positivo che lo spostamento sulle due ruote genera.
Melanie H. di Berna vi ha partecipato per la prima volta: "La sensazione che si prova di mattina nel percorrere le strade in bicicletta è fantastica. L'aria fresca mi sveglia per bene e posso svolgere una parte di sport già al mattino. Si presta attenzione a tutt'altro rispetto a quando si è seduti in auto o in bus. Decisamente raccomando bike to work - è una magnifica esperienza, che porta movimento e divertimento nella vita di tutti i giorni." Anche
Julien P. di Sierre è felice di questa nuova esperienza. Julien non è proprio digiuno di sport, ma per abitudine non gli era mai venuto in mente di utilizzare la bicicletta per percorrere gli otto chilometri che separano casa sua dal posto di lavoro. Quando l'azienda ha aderito a bike to work, ha colto l'occasione per modificare le sue abitudini e partecipare all'iniziativa con i colleghi. "È incredibile, non avevo mai ipotizzato di usare la bicicletta, in bici sono ancora più veloce che in auto. Posso fare qualcosa di concreto e positivo a favore dell'ambiente e non mi costa nulla, anzi da questa esperienza ho tutto da guadagnare." Julien precisa che bike to work fa bene anche allo spirito di squadra favorito dalla costituzione di team da 4 persone. "Ho conosciuto nuovi collaboratori dell'azienda; ora pranziamo regolarmente assieme. Conversando con loro mi faccio anche un'idea di cosa avviene negli altri reparti. Per me è molto importante avere un quadro generale! Inoltre mi accorgo che la mia forma fisica è nettamente migliorata. Avere giornalmente 16 chilometri nelle gambe o non averli, fa la differenza - e per di più vivo nuove esperienze e mi diverto!"
Che bike to work suscita sensazioni ed emozioni lo dimostrano anche le parole di Roland H., che ogni giorno percorre 34 chilometri per recarsi alla Banca nazionale svizzera nella Börsenstrasse a Zurigo: "Consiglio bike to work perché si ha l'occasione di vedere e percepire molto di più rispetto a quando ci si sposta in maniera convenzionale. Si parte con il buio e si va incontro al giorno. A quest'ora gli utenti della strada sono pochi e ci si sente veramente bene. Ogni giorno mi gusto il sorgere del sole, ascolto il fantastico concerto degli uccelli e respiro il profumo del fieno fresco, dei fiori e delle piante. E con un po' di fortuna e di attenzione adocchio anche qualche animale selvaggio come caprioli o volpi."
bike to work 2015 in cifre
Aziende: 1'665 di cui 109 in maggio, 528 in maggio e in giugno, 1'028 in giugno
Squadre: 13'646 Partecipanti: 52'541
Durata: dal 1° maggio al 30 giugno 2015 Km: 9'881'580
Equivalenza CO2: 1'581'053 kg (160 g/km)
Calorie: 237'157'920 calorie (24 cal/km)
L'anno prossimo bike to work avrà luogo dal 1° maggio al 30 giugno 2016 e vi si potrà aderire per un mese o per due mesi.
Informazioni:
Jean-François Steiert, Consigliere nazionale e Presidente di PRO VELO Svizzera, 079 204 13 30 Jeannette Morath e Carole Straub, Direzione progetto al lavoro in bici, 031 318 54 13
Pro Velo Svizzera e partner mettono in movimento gli alunni della scuola di Deitingen

Alla settima edizione nazionale di bike2school (a scuola in bici) hanno partecipato circa 5‘000 alunne e alunni. Ieri Pro Velo Svizzera ha festeggiato questo traguardo con un evento sportivo presso la scuola di Deitingen (SO) organizzato in cooperazione con i partner Swiss Cycling, Muuvit, Promozione Salute Svizzera e Società Svizzera di Nutrizione SSN.
Si è conclusa l’iniziativa bike2school per l’anno scolastico 2014/2015 promossa da Pro Velo Svizzera. Per quattro settimane circa 5‘000 alunne e alunni di tutta la Svizzera sono andati a scuola in bicicletta, percorrendo complessivamente circa 400‘000 chilometri.
A coronamento dell’iniziativa Pro Velo Svizzera ha premiato 60 allieve e allievi della scuola elementare di Deitingen con un evento all’insegna del movimento co-organizzato con i partner di bike2school Swiss Cycling, Muuvit, Promozione Salute Svizzera e Società Svizzera di Nutrizione SSN. Sul posto era presente anche la Radio svizzera SRF 1, che ha seguito l’evento nell’ambito della settimana tematica «SRF bewegt».
Gli alunni hanno praticato attività motorie con un approccio ludico in diverse postazioni ideate da Muuvit e dalla Società Svizzera di Nutrizione SSN e hanno esercitato le proprie abilità ciclistiche nel percorso di destrezza di Swiss Cycling. Il programma prevedeva pure il superamento di ostacoli in sella alla bicicletta, la corsa con l’uovo sul cucchiaio e indovinelli sulle discipline sportive. I bambini hanno partecipato con entusiasmo a tutte le attività proposte.
bike2school e Muuvit s’impegnano per favorire il movimento durante la quotidianità scolastica e lungo il percorso casa-scuola. In primavera a entrambe le iniziative hanno aderito la 4a/5a classe della sede scolastica Zweien di Deitingen. “È emozionante vedere quanto sono motivati i bambini durante le iniziative per la promozione del movimento e con quale gioia praticano attività fisica“, racconta con entusiasmo e convinzione l’insegnante Stephan Tüscher. Per evitare che questa motivazione si affievolisca, la sua classe parteciperà a bike2school e Muuvit anche l’anno prossimo.
Promozione della bicicletta 2015: in sella al lavoro – con slancio durante la giornata! – la pedalata dei Parlamentari

Durante la sessione Parlamentari lanciano un chiaro segnale a sostegno della bicicletta evidenziando l’effetto del suo impiego nella vita quotidiana: salutare, stimolante, economico e ecocompatibile. Qualche Parlamentari trascorrono la pausa pranzo in sella alla bicicletta, pedalando attorno a Palazzo federale in compagnia del co-commentatore della SRF nonché ex ciclista professionista svizzero Sven Montgomery. Jean-François Steiert, Consigliere nazionale e Presidente di PRO VELO Svizzera: “L'aumento del numero dei ciclisti è nell'interesse di tutti gli utenti della strada. bike to work vi contribuisce in maniera importante.“
Più movimento lungo il tragitto casa-lavoro La pedalata dei Parlamentari è un’iniziativa lanciata dai Consiglieri nazionali Jean-François Steiert (PS) e Roland Fischer (PVL) all’insegna del motto: chi è in forma, resta in sella più a lungo. Questa esperienza è condivisa, durante l’azione bike to work dal 1° maggio o 30 giugno, da circa 50‘000 collaboratrici e collaboratori di oltre 1'600 aziende disseminate in tutta la Svizzera. Con il motto di quest’anno “in sella al lavoro – con slancio durante la giornata” l’azione bike to work intende trasmettere il piacere di percorrere il tragitto casa-lavoro praticando del movimento e illustrare gli effetti benefici per la salute. bike to work è un‘azione di PRO VELO per la promozione dell’uso della bicicletta negli spostamenti da casa al posto di lavoro. Le aziende interessate possono annunciarsi per la prossima edizione iscrivendosi ora online www.biketowork.ch.
Foto dell’evento sulla Piazza federale: qui
Elenco delle Parlamentari e dei Parlamentari che hanno aderito: qui
2015/03/05 Lancio dell’iniziativa per la bici

L'iniziativa per la bici mira a incentivare l'uso di questo mezzo per il traffico quotidiano e del tempo libero, in modo da poter sfruttare in modo ottimale le limitate risorse e favorire gli interessi di tutti gli utenti della strada. La promozione delle vie ciclabili, pertanto, deve coinvolgere anche la Confederazione, ed è in questa prospettiva che le organizzazioni e i promotori lanciano l'iniziativa il prossimo giovedì 5 marzo a Berna.
L'iniziativa per la bici richiede che la promozione di vie ciclabili destinate al traffico quotidiano e del tempo libero venga inserita nella Costituzione federale, analogamente all'articolo sui sentieri e i percorsi pedonali. Un'inconsueta e ampia coalizione di organizzazioni e partiti politici si è posta l'obiettivo di sviluppare in Svizzera una cultura ben radicata della bici.
Ispirandosi all’articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali, i promotori intendono con questa iniziativa attribuire alla Confederazione il compito di coordinare e sostenere - se del caso anche finanziariamente così come oggi si usa fare in scala ridotta con i programmi delle agglomerazioni-, i Cantoni e i Comuni nella realizzazione e nella manutenzione di reti ciclabili attrattive e sicure. Ciò che di buono è emerso dalla creazione di sentieri e percorsi pedonali dovrà essere ripreso e consolidato anche per il successo delle vie ciclabili.
I vantaggi della ciclomobilità sono lampanti e non hanno bisogno di ulteriori conferme: andare in bicicletta è salutare, rispetta l'ambiente, costa poco e pertanto è un'attività da promuovere senza riserve. Ciò che ancora manca sono le condizioni qualitative e quantitative nonché i mezzi per attuare il progetto, come ad esempio l'infrastruttura, la regolamentazione del traffico e i collegamenti alla rete di trasporti pubblici. In futuro, la Confederazione dovrà inoltre favorire la comunicazione e la promozione a beneficio di tutte le forme di traffico lento.
2015/02/15 La novità di bike to work 2015: andare al lavoro in bicicletta anche nel mese di maggio!

bike to work, l’iniziativa di Pro Velo Svizzera per la promozione della salute, parte con slancio verso l‘11esima edizione. C`è una novità: ora le aziende possono decidere se aderire all‘iniziativa come finora nel mese di giugno oppure se partecipare già in maggio o persino in entrambi i mesi (maggio e giugno).
bike to work è la più grande iniziativa nazionale per la promozione della bicicletta e della salute destinata alle aziende svizzere. Durante l’azione oltre 50‘000 pendolari percorrono il tragitto casa-lavoro almeno in parte in sella alla propria bicicletta. Chi durante i mesi di maggio e/o giugno pedala per almeno la metà delle proprie giornate lavorative, partecipa all‘estrazione di magnifici premi per un valore complessivo che supera i 120'000.- franchi. A strizzare l’occhio ai partecipanti ci sono vacanze benessere, biciclette, biciclette elettriche, abbigliamento sportivo, gite in mongolfiera, accessori per la bicicletta e molto altro ancora. Per le aziende si tratta di un’opportunità che, senza complicazioni e in maniera accattivante, favorisce la salute e consente ai collaboratori di vivere nuove esperienze. Ne approfittano tutti: è dimostrato che mezzora di movimento al giorno aiuta già a migliorare la salute.
Più flessibilità grazie all’adesione in maggio e/o in giugno
PRO VELO Svizzera ritiene che l’estensione dell’azione su due mesi (opzionali) risponda a un bisogno ravvisato su più fronti. Così si esprime Jeannette Morath, una delle responsabili di bike to work: „In quanto iniziativa di portata nazionale ci preme tener conto dei differenti interessi delle regioni. Visto che per molti in Ticino le vacanze estive iniziano già in giugno, con questa opzione in più per numerose aziende si fa interessante partecipare a bike to work.“ Fra le ragioni di questa decisione Jeannette Morath adduce anche il grande interesse e l’entusiasmo manifestato dagli oltre 50‘000 partecipanti che, secondo un sondaggio interno, hanno auspicato il prolungamento dell‘azione. In questo modo i partecipanti godono di maggiore flessibilità e possono approfittare dell’iniziativa per un periodo più lungo.
Grazie alla procedura online iscriversi a bike to work è semplice e veloce. Le spese di adesione vengono sostenute dalle aziende, per il personale la partecipazione è quindi gratuita. L’ammontare della tassa di iscrizione dipende dal numero di collaboratori, ma anche quest’anno è molto contenuto – per es. un’azienda con 20 collaboratori paga solo CHF 100.- . I costi per l’adesione su due mesi si limitano a un’aggiunta del 20%. Grazie alle tasse d’iscrizione e alle sponsorizzazioni delle ditte l’iniziativa bike to work viene realizzata senza sovvenzioni.
Condividere le esperienze tramite i social media
Quest’anno ai partecipanti vengono messi a disposizione attivamente diversi tool sui social media. Grazie a Facebook, Twitter, Instagram e Google+ i partecipanti possono connettersi fra loro, scambiare esperienze e condividere i momenti migliori. Con questa nuova opzione bike to work vuole mettere al centro dell’iniziativa le esperienze vissute dai partecipanti. La comunicazione mobile con le sue innumerevoli applicazioni consente ai partecipanti di mettere in rete testi e immagini e condividere all’istante gli highlight della loro avventura sulle due ruote. Una partecipante scrive su facebook.com/biketowork.ch: „È valsa la pena partecipare a bike to work non solo per i magnifici premi, ma anche e soprattutto – per amore del fitness, dell’ambiente e della propria soddisfazione – per attraversare la natura di buon mattino, ammirare il sorgere del sole, scorgere un capriolo mentre bruca l’erba e ammirare l’arco alpino.“
Hashtag per condividere le esperienze di bike to work: #biketowork
Iscrizione & informazioni: www.biketowork.ch
2014/07/10 bike to work, successo senza precedenti!

In giugno percorsi complessivamente di 7'802’243 chilometri da oltre 50’000 partecipanti!
Particolarmente elevato quest’anno l’interesse per la vivace iniziativa di sensibilizzazione di PRO VELO: sono state soprattutto le pmi a cogliere la semplice opportunità di motivare il proprio personale a fare maggiore movimento ogni giorno. bike to work, la campagna di promozione della salute e della bicicletta che si svolge ogni anno a giugno, registra un nuovo record di partecipazione: nel mese appena trascorso 50’190 pendolari di 1’651 aziende hanno percorso in bicicletta gran parte del tragitto per recarsi al lavoro.
La netta impennata di nuovi partecipanti si rispecchia anche nel chilometraggio: sulla strada per il lavoro sono stati percorsi in bicicletta complessivamente 7'802’243 chilometri, pari a 195 volte la circonferenza terrestre. Compiendo lo stesso tragitto, una piccola macchina avrebbe emesso 1'248 tonnellate di CO2 (base di calcolo: 160g CO2/km).
I nomi dei vincitori dei 1300 premi di un valore complessivo di oltre CHF 100'000.– saranno resi noti oggi sul sito Internet www.biketowork.ch. Va detto tuttavia che con bike to work in realtà tutti hanno vinto, per avere provato un senso di libertà unico e conquistato una migliore forma fisica.
bike to work in rete
Grazie a social media come Facebook, Twitter e Instagram i partecipanti a bike to work sono in grado di connettersi maggiormente fra loro e condividere anche in formato digitale la propria soddisfazione. La tendenza a intraprendere iniziative collettive con gioia e divertimento è assolutamente evidente anche nel caso di bike to work: molte persone si sono ritrovate per percorrere insieme la strada verso il lavoro, per un giro in bicicletta dopo gli impegni professionali oppure hanno preso parte a un evento organizzato da una delle oltre 40 associazioni regionali di PRO VELO. Ad esempio 40 bike to worker del bernese, provenienti da 27 aziende diverse, hanno partecipato a una piacevole grigliata, che è stata anche occasione di un fitto scambio di esperienze.
La connessione fra collaboratori diventa sempre più importante per le aziende: i conoscenti diventano partner in affari e i contatti sociali sul posto di lavoro si fanno più intensi e amichevoli. Nell’ottica dell’attuale economia della conoscenza, per le aziende questo rappresenta un vantaggio, poiché buone idee e innovazioni nascono laddove le persone si fidano le une delle altre e hanno uno scambio vivo.
bike to work: un contributo alla salute e alla gioia di vivere
È noto da tempo che chi fa movimento almeno mezz’ora al giorno migliora nettamente il proprio stato di salute e la propria produttività. Su incarico della Posta Svizzera sono state effettuate rilevazioni su un piccolo gruppo campione prima e dopo bike to work. I dati emersi dal test sono un successo: i partecipanti hanno visto migliorare mediamente la riduzione dei tessuti adiposi del 2% (-1.2 kg). La massima riduzione delle masse adipose su un bike to worker „campione” è stata del 5% (-4.2 kg). Tutti hanno ottenuto risultati da buoni a ottimi per quanto riguarda il sistema cardiovascolare. Questi risultati sono la logica conseguenza del maggiore impiego della bicicletta.
Uno studio attuale dell’Università di Portland dimostra addirittura che i pendolari „ciclisti” presentano uno stato di benessere e soddisfazione superiore a quello degli automobilisti.
Comunicato stampa
2014/05/06 Promozine della bicicletta 2014 - i parlamentari in sella

Durante la prossima sessione Parlamentari di tutti i partiti lanciano un chiaro segnale a sostegno della bicicletta evidenziando l’effetto del suo impiego nella vita quotidiana: salutare, stimolante, economico e ecocompatibile. Nel corso della sessione speciale, il 6 maggio Parlamentari di tutti i partiti trascorrono la pausa pranzo in sella alla bicicletta, pedalando attorno a Palazzo federale in compagnia del co-commentatore della SRF nonché ex ciclista professionista svizzero Sven Montgomery.
Più movimento lungo il tragitto casa-lavoro
La pedalata dei Parlamentari è un’iniziativa lanciata dai Consiglieri nazionali Jean-François Steiert (PS) e Roland Fischer (PVL) all’insegna del motto: chi è in forma, resta in sella più a lungo. Questa esperienza è condivisa, durante l’azione bike to work dal 1° al 30 giugno, da circa 50‘000 collaboratrici e collaboratori di oltre 1'600 aziende disseminate in tutta la Svizzera. Con il motto di quest’anno “in sella al lavoro – con slancio durante la giornata” l’azione bike to work intende trasmettere il piacere di percorrere il tragitto casa-lavoro praticando del movimento e illustrare gli effetti benefici per la salute. bike to work è un‘azione di Pro Velo per la promozione dell’uso della bicicletta negli spostamenti da casa al posto di lavoro. Le aziende interessate possono annunciarsi per la prossima edizione iscrivendosi ora online (www.biketowork.ch/iscrizione).
Foto dell’evento sulla Piazza federale (dalle ore 15): qui
Elenco delle Parlamentari e dei Parlamentari che hanno aderito: qui.
Le biciclette e le biciclette elettriche vengono messe a disposizione da PubliBike.
Comunicato stampa
2013/07/10 al lavoro in bici (bike to work): 12‘718 squadre pedalano dieci volte dalla Terra alla Luna andata e ritorno

L’iniziativa al lavoro in bici si è conclusa con successo a fine giugno. Si è trattato della 9a edizione. Quest’anno il numero delle aziende che hanno aderito all’azione ha battuto tutti i record.
Andare al lavoro in bicicletta – l’idea appassiona un numero crescente di aziende e pendolari in tutta la Svizzera. Con 1'602 aziende iscritte l’iniziativa al lavoro in bici di Pro Velo Svizzera ha registrato un’adesione da record. Nel mese di giugno circa 50‘000 partecipanti si sono recati al lavoro su due ruote.
Durante il mese dell’azione sono stati percorsi 7.2 milioni di chilometri in bicicletta. In altre parole: in un mese i ciclisti hanno coperto una distanza pari a dieci volte il tragitto Terra-Luna andata e ritorno. Su questa distanza un’utilitaria emetterebbe 1'156 tonnellate di CO2 (base di calcolo: 160g CO2/km).
al lavoro in bici favorisce lo spirito di squadra
La distanza Terra-Luna non la si percorre certo da soli. I sette milioni di chilometri sono un‘autentica prestazione di squadra. I partecipanti a al lavoro in bici hanno unito le forze formando, all’interno delle aziende, squadre da 4 persone e incoraggiandosi l’uno l’altro a servirsi il più possibile della bicicletta. Con nomi originali quali „reazione a catena“, „Bikeljacksons“ o „I bike it“ sulle strade della Svizzera erano presenti 12'718 squadre.
Nel corso del mese di giugno la «bike to workerin» Uta Reichardt si è recata al lavoro in bicicletta quasi ogni giorno. Solo una volta ha dovuto ripiegare sul treno (S-Bahn). Quell’unica volta la sua bicicletta è rimasta in cantina con una gomma a terra. La 27enne lavora come project manager presso la SwissRe di Adliswil. Assieme ai suoi colleghi d’ufficio, per l’azione al lavoro in bici ha costituito la squadra «Fiorentina» facendo la conoscenza di nuovi colleghi anch’essi attivi in azienda: «Due componenti della squadra li conoscevo solo di vista. Per l’avventura al lavoro in bici ci siamo uniti e ci siamo spronati a vicenda» racconta Reichhardt. Intende percorrere in bicicletta gli 11 chilometri che separano il suo domicilio di Zurigo dal suo luogo di lavoro ad Adliswil anche dopo la conclusione di al lavoro in bici: «Sì, resto fedele alle due ruote. Non mi lascio certo portar via i 35 minuti di aria fresca che posso respirare ogni mattina pedalando sulla mia bici. E ora – conclude sorridendo questa giovane donna – in cantina ho pure una pompa da bici».
<link fr medias photos external-link-new-window>Immagine ad alta risoluzione di Uta Reichardt
cifre e gli aspetti salienti dell‘iniziativa
aziende aderitando all‘iniziativa 2013
comunicato stampa
2013/07/02 bike2school: chi va in bici vince!

Si è conclusa la quinta edizione nazionale di «a scuola in bici». Per il conferimento dei premi la direzione del progetto ha fatto visita ai vincitori del primo premio per classi a Kreuzlingen. Qui da tempo ormai non è più un segreto che andare in bicicletta è divertente e salutare.
L’edizione «bike2school - a scuola in bici» 2012/2013 ha motivato quasi 6‘000 bambini e adolescenti di tutta la Svizzera a recarsi a scuola utilizzando la bicicletta. Hanno conteggiato la distanza percorsa per arrivare, tutti assieme, a 477'502 chilometri, un traguardo davvero ragguardevole. La 5a classe della scuola Schreiberschulhaus di Kreuzlingen ha ben meritato la vittoria: durante l’azione ciascun alunno, ogni giorno e con qualsiasi tempo, è andato a scuola in bicicletta. Malgrado il freddo, la classe si è spostata in bicicletta anche durante le gite scolastiche. Considerate le condizioni atmosferiche della primavera 2013, questo atteggiamento è realmente motivo d‘orgoglio!
Poco prima delle vacanze estive la classe ha ricevuto la meritata ricompensa: un buono per un’escursione di un giorno con autopostale à la carte. In occasione della cerimonia di premiazione una nutrizionista della Società svizzera di nutrizione SSN – partner professionale del progetto – ha illustrato agli alunni della quinta classe quanto zucchero si nasconde nelle bibite zuccherate. In prima persona hanno sperimentato quanto occorre pedalare per smaltire 3dl di una bibita zuccherata. Al termine c’è stata occasione per approfondire ulteriormente in modo ludico il tema della bicicletta e della salute: trasportare in bicicletta un bicchiere di acqua non è tanto semplice! La classe ha già programmato per il mese di agosto la prossima escursione in bicicletta – a quel momento però l’acqua andrà rimessa nelle borracce.
L‘iniziativa «bike2school - a scuola in bici» combina fra loro salute, sicurezza e divertimento. Con l’aiuto di premi e concorsi le allieve e gli allievi vengono incoraggiati a percorrere il tragitto casa-scuola in bicicletta. Inoltre viene esercitato in maniera giocosa l’impiego sicuro della bicicletta nella circolazione stradale. Attività parallele quali le escursioni in bicicletta e i percorsi di abilità arricchiscono con ulteriore slancio e brio la quotidianità scolastica e incentivano lo spirito di squadra.
Informazioni e classifiche: www.bike2school.ch
Ordinazioni di opuscoli informativi e di adesione: info@bike2school.ch
Fotografie per i media
Comunicato stampa
2013/05/30 Comunicato stampa: al lavoro in bici (bike to work): Matthias Aebischer dà il buon esempio

Matthias Aebischer, Consigliere nazionale bernese, aiuta i pendolari su due ruote. Grazie all’iniziativa «al lavoro in bici» l’ex moderatore del telegiornale vuole convincere il maggior numero possibile di automobilisti a convertirsi alla bicicletta. Aebischer sa bene come si arriva a destinazione in bici e svela «ai principianti della bici» delle utili dritte (cfr. riquadro).
La 9a edizione di «al lavoro in bici» parte il 1° giugno 2013. Da quel momento, grazie a questa iniziativa lanciata su tutto il territorio nazionale, oltre 50‘000 lavoratori svizzeri si recheranno al lavoro in bici per un mese.
Il politico nonché casalingo part time Aebischer rinuncia consapevolmente all’automobile e raccomanda l’alternativa su due ruote: «Di fatto faccio tutto in bici». Sia che di mattina porti i bambini all’asilo nido, sia che di sera partecipi a un dibattito, è sempre in sella alla sua bici. Non fa eccezione il tragitto verso il suo luogo di lavoro a Palazzo federale: «La pedalata mattutina mi mette in moto. Fin dal primo dossier della sessione sono ben sveglio e posso dedicargli la mia piena attenzione» – sorride.
Aebischer è felice che oltre 1‘500 aziende svizzere abbiano aderito a «al lavoro in bici»: «Queste aziende hanno capito che un personale sano è il bene più prezioso». Un investimento per il futuro, che ripaga le aziende in ogni modo – così si esprime questo papà di tre figli.
Le ditte che hanno interesse possono ancora iscriversi, in tempi brevi, e partecipare all‘azione. Aziende già iscritte
Le dritte di Aebischer per ciclisti principianti:
Workout quotidiano: i rapporti bassi mettono in moto il vostro sistema circolatorio.
Sospensioni pneumatiche: per l’acciottolato nei nuclei storici e per la strada sterrata consiglio una pressione delle gomme contenuta di 4 Bar.
Attenzione a non scivolare: in caso di strada bagnata incrociate i binari del tram solo a bassa velocità ossia a passo d‘uomo.
Partite con 5 minuti di anticipo: così potete godervi la pedalata ed evitare dolori muscolari.
Gli atteggiamenti aggressivi non pagano: non cedete alla tentazione e non aggredite l’automobilista al semaforo.
Comunicato stampa : Prima edizione italiana del manuale sulle Velostation

Furto di biciclette, frequenti atti di vandalismo, incremento delle vendite di biciclette elettriche, cicli parcheggiati in modo disordinato negli spazi pubblici, assenza di comfort in caso di intemperie: la necessità di maggiore qualità delle infrastrutture di posteggio per cicli è divenuto un tema d’attualità molto importante. Il manuale sulle Velostation di PRO VELO Svizzera e del Ufficio federale delle strade è un documento di lavoro che facilita la pianificazione e la messa in funzione delle velostation, passo per passo.
Le velostation –infrastrutture di posteggio per cicli sorvegliate, al riparo e situate in ubicazioni centrali – rispondono a tale bisogno. Nei prossimi anni saranno realizzate in tutta la Svizzera diverse velostation. Stazioni, imprese o luoghi ad alta frequentazione (centri commerciali, centri di formazione) offrono un grande potenziale di sviluppo.
Il ventaglio delle tipologie di velostation è molto ampio: dal semplice locale trasformato in velostation allo stabile nuovo ad hoc, dall’offerta di servizi di base alla centrale di mobilità multimodale, dalla velostation gestita tramite un programma occupazionale a quella amministrata da una società anonima: ciascuna tipologia di velostation presenta delle particolarità da considerare.
Il manuale «Velostation: raccomandazioni per la pianificazione e l’esercizio» è un documento di lavoro che facilita la pianificazione e la messa in funzione delle velostation, passo per passo. Il manuale propone inoltre dei consigli pratici, ad esempio una visione d’insieme del processo; un argomentario pro e contro la costruzione di una velostation; i punti da chiarire per ciascuna fase del processo; una raccolta con alcuni “buoni esempi” di velostation; una check-list per la realizzazione di una velostation.
Formato A4, 76 pagine, 1a edizione italiana (2a edizione tedesca e francese, rielaborata ed ampliata), Ufficio federale delle strade e PRO VELO Svizzera, Berna, 2013 (I/D/F).
Una carta delle velostation esistenti e pianificate in Svizzera è disponibile su:
Comunicato stampa: Andare al lavoro in bicicletta: immenso potenziale per una svolta energetica

Anche brevi tragitti casa-lavoro inferiori ai 5 chilometri vengono spesso percorsi con l‘automobile. Il passaggio alla bicicletta evita il consumo di 200‘000 litri di benzina al giorno!
al lavoro in bici (bike to work) dà una svolta al modo di pensare
Con l’iniziativa al lavoro in bici il personale di un’azienda sperimenta collettivamente come ci si sente ad andare al lavoro in bici. L’azione svolta nel giugno dell’anno scorso ha mobilitato oltre 50‘000 persone. Complessivamente hanno bruciato in bicicletta quasi sette milioni di chilometri. Le aziende possono iscriversi ora all’edizione di quest’anno tramite il sito www.biketowork.ch.
Comunicato stampa
Al lavoro in bici (bike to work): i pendolari svizzeri pedalano per ben 171 volte attorno alla Terra

L’azione al lavoro in bici 2012 è terminata a fine giugno con grande successo. Mai come quest’anno hanno partecipato così tante aziende.
sapernè di più: www.biketowork.ch
Comunicato stampa
1 SMS = CHF 324‘900

PRO VELO Svizzera lancia una campagna per segnalare che la disattenzione al volante o al manubrio può costare cara. Un incidente per colpa propria con il ferimento di persone può avere conseguenze in termini di costi a sei cifre. La campagna intende sensibilizzare soprattutto i giovani motivandoli a praticare una guida corretta e concentrata.
Sapernè di piú : www.mobile-crash.ch
Cartolina mobile-crash da scaricare d/f/i
Comunicato stampa
bike to work 2012

Il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino sostiene l'iniziativa bike to work
Comunicato stampa
PRO VELO dà il via ai corsi di guida per biciclette elettriche
E nata PRO VELO Ticino

Da inizio settembre PRO VELO è presente anche in Ticino.Per saperne di più, leggete il comunicato stampa.